Riferimenti per la Psicoterapia

La psicoterapia consiste in un lavoro graduale e continuativo che viene approfondito man mano che la comprensione della situazione, delle difficoltà, delle dinamiche viene portata avanti di seduta in seduta, insieme, da psicoterapeuta e utente/paziente.

La frequenza tra le sedute viene stabilita in relazione al singolo paziente,  e potrà essere modificata nell’ambito del percorso terapeutico, concordata su valutazione della psicoterapeuta.

Ha un’importanza intrinseca da rispettare poiché il giusto ritmo di lavoro interiore si alimenta di ogni seduta di psicoterapia così come i giusti spazi di tempo tra le sedute servono a recepire i significati che emergono, raccogliere ed assimilarne gli aspetti difficili, lasciar sedimentare ed elaborare quelli inconsci.

Non tutto infatti viene verbalizzato nella seduta, la componente della sua risonanza inconscia è molto importante e viene a maturare nello spazio di tempo tra le sedute.

La percezione dell’utilità della terapia potrà maturare se la frequenza viene rispettata, poiché ogni seduta svolta permette un passo in avanti del percorso.

Orario e giorno dell'appuntamento vengono concordati con largo anticipo, tenendo conto anche della disponibilità di orari e giorni dell'utente/paziente.

Non rispettare la frequenza concordata comporta che il lavoro interiore non può procedere poiché la riflessione e l’elaborazione non hanno più gli opportuni elementi a cui far riferimento. L’intervallo tra due sedute viene ad essere allungato, con l’effetto che si allenta anche l’impegno e la tensione riflessiva,  l’investimento emotivo ha un rallentamento; si rischia di perdere di vista il punto a cui si è arrivati togliendo valore e peso allo scopo del percorso di psicoterapia che viene messo da parte da altri impegni di natura concreta, pur legittimi, ma che proprio per questa natura concreta vanno a togliere spazio e tempo alla riflessione ed elaborazione psichica.

La psicoterapia costituisce un impegno prima di tutto con se stessi e le deve essere riconosciuta la giusta priorità rispetto ad altri tipi di impegni o attività, senza voler togliere nulla al loro valore.

Tenendo conto del rispetto di questi aspetti, è possibile con adeguato preavviso concordare lo spostamento di un appuntamento per problemi di salute improvvisi o fattori oggettivi che rendano inagibile l’arrivo (maltempo, scioperi, incidenti, lutti), motivi di lavoro che possono subentrare tra un appuntamento e l’altro e siano ineludibili.

Disdire il giorno stesso dell'appuntamento o non presentarsi per motivi non oggettivamente imprevedibili, costituisce una resistenza significativa alla psicoterapia di cui sarà importante parlare. Potrà venire richiesto il pagamento della seduta mancata.

In caso di interruzione o chiusura anticipata della psicoterapia, è importante prevedere almeno una seduta conclusiva per la sintesi del lavoro svolto e l' esplicitazione delle motivazioni che hanno portato a questa decisione.

Psicoterapia per i bambini

E’ sempre necessaria la collaborazione dei genitori quando il figlio va in psicoterapia: da intendersi come sentirsi parte del suo essere in difficoltà, porsi domande su come aiutarlo, essere disponibili ad un confronto. In certi casi potrà essere indicata l’esigenza di un percorso di aiuto genitoriale o di approfondimento delle dinamiche familiari.

La psicoterapia costituisce per il bambino uno spazio personale importante, in cui sentirsi ascoltato, poter comunicare ed esprimersi e per questo va rispettato e tutelato.

Andare alla seduta di psicoterapia non è per il bambino come andare alle altre attività come ad es. nuoto, karatè, musica, calcio, cavallo, danza. 

Queste sono attività strutturate e finalizzate ad acquisire abilità, la psicoterapia è uno spazio terapeutico. Il bambino deve poter sentire che è uno spazio a lui dedicato e nel quale si dedica a se stesso e al suo mondo interiore, deve poter concentrarsi o rilassarsi, senza avere altri impegni.  Per questi motivi, nel giorno in cui il bambino viene in psicoterapia, è bene che non debba svolgere altre attività.

Andrebbe in generale considerato che il bambino che soffre di disagi psicologici svolga attività o corsi congeniali alle sue esigenze, senza essere sovraccaricato, poichè questo impedisce quella elaborazione interiore anche inconscia,  che è necessaria tra una seduta e l’altra di psicoterapia.

Potrebbe essere proposto che il bambino svolga attività di integrazione alla psicoterapia come la psicomotricità, oppure attività espressive e creative che lo aiutino nella relazione con gli altri o nella percezione di sé. Questo indirizzando i genitori a professionisti con cui collaboro da tempo.

E’ da ricordare che in ogni caso il bambino ha bisogno di tempo libero da impegni extrascolastici, da poter passare dove si sente a proprio agio: in casa, nella natura, creando e giocando.

Per la sua crescita relazionale ed affettiva è anche importante favorire il suo stare in compagnia in modo continuativo con amici coetanei con cui condividere il gioco, il movimento spontaneo e la scoperta della natura.

Dà completezza al senso di sè in crescita, e favorisce il suo percorso di psicoterapia, che il bambino porti avanti, guidato con affetto dai genitori, piccole attività costruttive, di riparazione o manutenzione, di cura del giardino e partecipi alle attività della vita quotidiana della famiglia.

Questo aiuterà i genitori anche a dare i giusti e necessari limiti ai figli rispetto alla TV ed ai videogiochi.